Opern

www.teatro.org, 09. März 2013
La concertazione di Hartmut Haenchen è tumultosa e incendiaria, soprattutto nell' impressionate ouverture di suoni impetuosi come quel mare del Nord in tempesta che aveva ispirato Wagner e da cui invece Homoki si è distanziato in modo siderale. Il direttore mantiene tempi serrati e materializza tempeste e fantasmi con irruenza controllata ma anche ottiene dolcezza di innamoramento e conforto nell' approdo, affetuoso o domestico. Haenchen propone un dettagliato studio della partiura nel programma di sala: sicuramente avrebbe giovato di più l'esecuzione in un unico atto, come anche la ragia lascia intendere (prima e dopo l'intervallo Sente è incantata davanti al quadro del mare in burrasca, rendendo evitabile la pausa).
Francesco Rapaccioni