Opera

www.operaclick.com, 02. February 2010
Alla discontinuità della parte scenica ha fortunatamente supplito la lettura energica di Hartmut Haechen, ricchissima di contrasti, magmatica nelle sue furibonde esplosioni di energia eppure attenta agli equilibri fra buca e palcoscenico. Sicuramente ha giovato al risultato finale la scelta dei eseguire la versione di Dresda in un atto (seppure col finale del 1860, scritto da Wagner durante la stesura del Tristan e pertanto ricco di suggestioni cromatiche), che conferisce all’ opera quel carattere di ballata romantica che Haenchen ha saputo ben cogliere e realizzare. Buona la prova della Nederlands Philharmonisch Orkest pur con qualche cedimento d’intonazione nelle file dei fiati.
Edoardo Saccenti