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11. März 2016 · Turin, Auditorium “Arturo Toscanini” , 20:30 Uhr

Gustav Mahler: Sinfonie Nr. 10, Adagio
Alban Berg: 3 Orchesterstücke
Gustav Mahler: Sinfonie Nr. 1 "Titan"

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

http://www.orchestrasinfonica.rai.it/dl/osn/elenchiconcerti/PublishingBlock-b46efe78-f690-466e-bdc9-ae623e2ce02d.html

Pressestimmen

il magnifico Mahler di Haenchen
...Persona di vasta cultura umanista, Haenchen è anche conferenziere e saggista e proprio a Mahler e a Wagner ha dedicato numerose pubblicazioni. La Decima si presenta come frammento di un percorso interrotto dalla morte stessa di Mahler. Il problema per un esecutore, comune per altri celebri lavori incompiuti, è quello di darne una finitezza. Alla metà del secolo scorso il musicologo Deryck Cooke, lavorando sugli abbozzi dei restanti movimenti, portò a termine una ricostruzione completa della Sinfonia. Si tratta dell’edizione Cooke oggi frequentemente eseguita e disponibile sul mercato in numerose incisioni discografiche, ma mai accettata dalla Universal di Vienna, editore ufficiale di Mahler.

Hartmut Haenchen ha proposto una via personale e originale. Al movimento mahleriano egli ha collegato direttamente, senza soluzione di continuità, i Tre pezzi per orchestra di Alban Berg, cosicché ne è venuta fuori una quasi-sinfonia nei canonici quattro movimenti. Considerando la prossimità cronologica dei lavori e la venerazione di Berg per Mahler, la scelta è plausibile e non priva di suggestioni. Il senso di un processo di commiato, di ritorno ad un nulla originario, avviato da Mahler già nella Nona, si trova così a sfociare nella crisi del linguaggio di Berg. Le asprezze di Berg e il progressivo superamento del sistema tonale, nel quale si dissolvono le ultime tracce di echi melodici, danno voce ai noti tormenti esistenziali vissuti da Mahler durante la stesura della Decima. ...
Haenchen ha accentuato il lirismo dell’Adagio di Mahler cercando intensi e morbidi attacchi in pianissimo degli archi. Il senso di un periodico ritorno che pervade la pagina si è così arricchito di un’espressività sognante e avvolgente, ancora prossima alla tradizione tardo romantica piuttosto che alle prospettive Novecentesche. L’orchestra torinese, a parte una brutta sbavatura delle viole nelle sedici battute iniziali, ha risposto con una buona precisione.
Nei successivi Tre pezzi, passo decisivo di Berg verso l'indipendenza dagli insegnamenti di Schönberg, abbiamo apprezzato la determinazione di Haenchen di esaltarne il principio strutturale anti – forma e la sua lucidità nel dipanare un linguaggio che si spinge alle soglie dell'informale. Di fronte ai tratti apocalittici di Berg, il pubblico torinese scosso e interdetto ha esitato non poco nel lasciarsi andare ad un applauso caloroso. ...
Lodovico Buscatti

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www.operaclick.com · 13. März 2016
il magnifico Mahler di Haenchen
...Momento forte della serata la splendida esecuzione della Prima Sinfonia. Qui Haenchen ha offerto una lettura indimenticabile per brillantezza sonora, per sensibilità nel cogliere ogni singolo dettaglio della variegata tavolozza espressiva della partitura. A differenza di frequenti approcci psicologici o psicoanalitici da parte di illustri direttori, Haenchen ci ha qui mostrato un Mahler autentico e sincero nel suo entusiasmo e sperimentalismo nel cogliere le voci della Natura. L’orchestra, contagiata dalla vibrante e mai superficiale vitalità della bacchetta, ha dato una formidabile prova di virtuosismo. Al termine ovazioni giustamente meritate per Haenchen.
Lodovico Buscatti

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www.operaclick.com · 13. März 2016
... La direzione di Haenchen è sapida e spedita, tralascia alcune prelibatezze di scrittura nella celebre marcia funebre e si concentra sull’effetto globale, facendo alzare in piedi tutti gli ottoni nel trionfale corale conclusivo e trascinando a una convinta ovazione...
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www.apemusicale.it · 12. März 2016
... Il merito di Haenchen consiste nel non fare nulla per appianare il contrasto tra le composizioni, che esiste ed è inutile negare .... Ma, proprio in virtù di tale contrasto, il lavoro berghiano appare come diretta filiazione ed evoluzione da Mahler, a partire dall’accostamento di cellule musicali eterogenee fino all’architettura dei movimenti, con una salita progressiva verso un climax emotivo seguito dal diradarsi della materia sonora. Il direttore trae dalla grande orchestra (e un plauso particolare merita la compagine della Rai per l’esecuzione di pagine che sono tra le più ardue di tutta la letteratura sinfonica) un suono asciutto e preciso, nei momenti più enfatici come negli interventi solistici, che si sfaccetta in un caleidoscopio di timbri sempre cangianti, derivazione della klangfarbenmelodie di Schoenberg, ricomposti con rigore analitico. ...
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www.apemusicale.it · 12. März 2016
Gli applausi in genere qui esplodono spontaneamente, ma in questo caso uniti ad ovazioni verbali (“bravi!” “bravo!”) sono la giusta conclusione di una serata quanto mai riuscita grazie soprattutto a lui:
Hartmut Haenchen ... Eseguire senza soluzione di continuità l’Adagio mahleriano e i Drei Orchesterstücke di Berg è un’intuizione di Haenchen che in questi ultimi brani vede il completamento del pensiero mahleriano, per cui con l’adagio iniziale ne sortisce una sinfonia intera. Non entro nel merito ed essendo Haenchen profondo studioso di Mahler cui ha dedicato alcuni libri me ne guardo bene. ...
Roberto Mastrosimone
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https://musicofilia.wordpress.com · 11. März 2016
Gli applausi in genere qui esplodono spontaneamente, ma in questo caso uniti ad ovazioni verbali (“bravi!” “bravo!”) sono la giusta conclusione di una serata quanto mai riuscita grazie soprattutto a lui:
Hartmut Haenchen ... Haenchen è interprete rigoroso, essenziale, alieno da bellurie o ricercatezze inutili. Un antidivo, mi verrebbe da dire e questo forse spiega come mai la sua fama sia inferiore forse ai suoi meriti.
Una serata mahleriana da ricordare e si spera che i vertici della OSN Rai invitino Haenchen a dirigere ancora nelle future stagioni: l’Orchestra ha bisogno di direttori come lui per mettere in luce le sue eccellenti qualità.
Roberto Mastrosimone
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https://musicofilia.wordpress.com · 11. März 2016