08. Oktober 2017 · Stuttgart, Liederhalle, 11:00 Uhr
Wolfgang Amadeus Mozart: Jupiter-Sinfonie, C-Dur
Richard Wagner: Suite aus Götterdämmerung (Fassung Hartmut Haenchen)
Staatsorchester Stuttgart
Eröffnung der Spielzeit der Sinfoniekonzerte zum 425. Geburtstag des Staatsorchesters
Pressestimmen
..."Per il concerto inaugurale della stagione alla Liederhalle la scelta è caduta su Harmut Haenchen, il settantaquattrenne direttore originario di Dresden che recentemente è stato premiato dalla rivista Opernwelt come
Dirigent des Jahres, per la sua splendida interpretazione del
Parsifal al Bayreuther Festspiele che anch’ io ho potuto ascoltare quest’ estate. Un riconoscimento meritatissimo per un musicista dalla tecnica direttoriale solida e sicura e interprete che, pur collocandosi nel solco della grande tradizione tedesca, è in possesso di una personalità matura e completa che lo rende in grado di ottenere risultati esecutivi penetranti e approfonditi. Personalmente, nutro una grandissima ammirazione per questo tipo di direttori che rifiutano le logiche dello star system a favore di un lavoro minuzioso e continuativo, artigianale nel senso più nobile della parola. Detto in altra maniera, con Harmut Haenchen siamo di fronte a una figura di Kapellmeister nell’ accezione migliore di questo termine che non indica il banale routinier ma piuttosto il vero uomo di teatro, il quale nel suo lavoro si pone come umile servitore della musica. Haenchen, che ha studiato a Leningrad con Arvid Jansons (il padre di Mariss Jansons) e Evgeny Mravinsky per poi lavorare come assistente di Pierre Boulez a Bayreuth e di Herbert von Karajan a Berlino, è attivo anche come scrittore e saggista e in questi ultimi anni ha raggiunto i vertici della carriera internazionale soprattutto con le sue interpretazioni di Wagner, della cui musica è considerato
uno tra i più autorevoli esecutori della nostra epoca.
Le qualità direttoriali di Hartmut Haenche sono emerse pienamente già nella prima parte, con
una bellissima lettura della Sinfonia K.551 “Jupiter” di Mozart. Il direttore sassone, che ha studiato il pezzo anche dal punto di vista musicologico direttamente sulla partitura autografa,
ci restituisce un Mozart dalle sonorità leggere e fluide, con una bella vivacità ritmica, una minuziosa attenzione per le architetture strutturali e una splendida qualità timbrica soprattutto nel suono dorato e luminoso degli archi."...
mozart2006
Ganze Rezensionhttps://mozart2006.wordpress.com · 11. Oktober 2017
..."La Suite sinfonica dall’ opera conclusiva della Tetralogia, composta dal Preludio e dal
Siegfrieds Rheinfahrt, dalla
Trauermarsch e dalla scena finale, ha consentito ad Hartmut Haenchen di mettere in mostra tutte le
sue splendide qualità di interprete wagneriano. La sua lettura, caratterizzata da un taglio complessivo di grandiosità epica, toccava il culmine espressivo in una
Trauermarsch sbalzata con sonorità accese e monumentali per poi trapassare in
un finale di intensa drammaticità, con il meraviglioso tema della
Liebeserlösung in re bemolle maggiore che emergeva dai massicci accordi della Weltuntergang con un diminuendo graduale calcolato in maniera pressoché perfetta. La Staatsorchester Stuttgart ha
realizzato splendidamente le intenzioni del podio con una prestazione d’ insieme tra le migliori ascoltate in questi ultimi anni. Soprattutto la sezione ottoni ha suonato in maniera davvero impeccabile tutti i passi impegnativi previsti dalla scrittura orchestrale wagneriana.
Trionfo di pubblico, con una Liederhalle piena in ogni ordine di posti,
per un concerto davvero di altissimo livello.
Mozart 2006
Ganze Rezensionhttps://mozart2006.wordpress.com · 11. Oktober 2017
Balance von Feinheit und Kraft
..." setzte Haenchen die Dramatik des Geschehens mit engagierter Zeichengebung um,
motivierte das zu großer Form auflaufende Staatsorchester zu glutvollem Spiel"...
Rainer Kellmayer
Ganze Rezension Cannstatter Zeitung / Esslinger Zeitung · 09. Oktober 2017
..." wurde schnell klar, dass Haenchen
keinen glattgebügelten, verzärtelten Klassiker vorstellen wollte. Er setzte auf klare Kante, hämmerte die
Gegensätze heraus und nahm
frische Tempi. Im von herrlicher Melodik bestimmten Andante wandelte sich das Bild, und das Menuett bestach durch tänzerischen Gestus. Das abschließende Allegro molto knüpfte an den Kopfsatz an, war von
ungestümem Musizieren mit Ecken und Kante bestimmt...brachte das Staatsorchester die Sinfonie nachdynamischen Wechselbädern und grandiosen Steigerungen zu einem
fulminanten Ende.
Rainer Kellmayer
Ganze RezensionCannstatter Zeitung / Esslinger Zeitung · 09. Oktober 2017
..."Haenchen...bietet eine
Lehrstunde in Sachen Wagner...Bei Haenchens Stuttgarter Dirigat zeigt er die Kunst, mit kleinsten Fingerzeigen Phrasen aufblühen und ersterben zu lassen...Zudem hat Haenchen
ein Gespür für die Dramaturgie der Musik, die er durch subtile Änderungen der Klangfarben herstellt....In Stuttgart täte man gut daran, diesen Dirigenten,
der am Ende bejubelt wird endlich auch für eine szenische Produktion einzuladen. ...
Markus Dippold
Ganze RezensionStuttgarter Zeitung · 09. Oktober 2017
..." Haenchens
schlank-brillante Interpretation...lässt aufhorchen. Ein buffoartiges Parlando im ersten Satz kontrastiert mit einem fein erschütterten "Andante" und kulminiert in einem motorisch brillanten Finale, das zeigt, welche Qualitäten im Stuttgarter Opernorchester stecken."
Markus Dippold
Ganze RezensionStuttgarter Zeitung · 09. Oktober 2017
"Die Musik schwillt an, unerbittlich steigern die Blechbläser die Intensität, jagen die Streicher in höchster Erregung dem Kulminationspunkt zu, der in Richard Wagners "Ring des Nibelungen" der Untergang der alten Götterwelt ist. Und genau in diesem Moment ertönt als Hoffnung auf eine neue, vielleicht bessere Welt nach der "Götterdämmerung" das Motiv der Liebeserlösung.
Ekstatischer als dieses Zusammentreffen eines Niedergangs und eines Neubeginns
ist weniges in der Musikgeschichte, und Hartmut Haenchen versteht diesen Augenblick als Moment der Hoffnung.
Ohne Kitsch, fast nüchtern und dennoch grundiert mit einem zärtlichen Schillern lässt er die Violinen und Flöten des Staatsorchesters Stuttgart den Weg in die Zukunft weisen."..."In erster Linie ist Haenchen jemand, auf den das gerne als altmodisch verspottete Wort Kapellmeister zutrifft. Bei seinem Stuttgarter Dirigat zeigen sich
seine manuellen Fähigkeiten"...
Markus Dippold
Ganze RezensionStuttgarter Nachrichten · 09. Oktober 2017