...."Sebbene accolta con cautela all'inizio, oggi è considerata una pietra miliare della letteratura sinfonica romantica per la sua coerenza, l'architettura magistrale e la fusione tra forma classica ed espressività moderna. Buona la prova della compagine triestina, che ha dato una lettura scorrevole in cui sono risaltati gli eroici interventi degli ottoni (bene il corno) e del flauto e violoncello solisti. Mi piace citare anche l'ottima compattezza degli archi negli inserti più esposti.
Il teatro, quasi esaurito, ha tributato
un convinto successo alla serata."
Andrea Bomben
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