"L'Ottocento di cui i Kindertotenlieder costituiscono, già nel territorio del secolo seguente, uno degli estremi epiloghi aveva trovato, ancora al suo sorgere, una delle sue più folgoranti epifanie con la Quinta sinfonia in do minore op. 67 (1808) di Ludwig van Beethoven (1770-1827), archetipo di una serie infinita di bildungsroman in musica.
Un'esecuzione rocciosa e incalzante ci è stata regalata da Haenchen. Tra la serrata concitazione dei tempi veloci, con il finale messo a nudo
nel suo fenomenale rigore costruttivo senza alcuna compiaciuta grandeur, si librava un Andante con moto intriso di stupefatta meraviglia contemplativa, germogliante dal calore contagioso di violoncelli e contrabbassi
in totale simbiosi col gesto ispirato proveniente dal podio."
Alberto Ponti
Ganze Rezension"L'Ottocento di cui i Kindertotenlieder costituiscono, già nel territorio del secolo seguente, uno degli estremi epiloghi aveva trovato, ancora al suo sorgere, una delle sue più folgoranti epifanie con la Quinta sinfonia in do minore op. 67 (1808) di Ludwig van Beethoven (1770-1827), archetipo di una serie infinita di bildungsroman in musica.
Un'esecuzione rocciosa e incalzante ci è stata regalata da Haenchen. Tra la serrata concitazione dei tempi veloci, con il finale messo a nudo
nel suo fenomenale rigore costruttivo senza alcuna compiaciuta grandeur, si librava un Andante con moto intriso di stupefatta meraviglia contemplativa, germogliante dal calore contagioso di violoncelli e contrabbassi
in totale simbiosi col gesto ispirato proveniente dal podio."
Alberto Ponti
Ganze Rezension