... Il merito di Haenchen consiste nel non fare nulla per appianare il contrasto tra le composizioni, che esiste ed è inutile negare .... Ma, proprio in virtù di tale contrasto, il lavoro berghiano appare come diretta filiazione ed evoluzione da Mahler, a partire dall’accostamento di cellule musicali eterogenee fino all’architettura dei movimenti, con una salita progressiva verso un climax emotivo seguito dal diradarsi della materia sonora. Il direttore trae dalla grande orchestra (e un plauso particolare merita la compagine della Rai per l’esecuzione di pagine che sono tra le più ardue di tutta la letteratura sinfonica) un suono asciutto e preciso, nei momenti più enfatici come negli interventi solistici, che si sfaccetta in un caleidoscopio di timbri sempre cangianti, derivazione della klangfarbenmelodie di Schoenberg, ricomposti con rigore analitico. ...
Ganze Rezension und Foto