..."Haenchen ne ha dato
una bella interpretazione, intensa e a tratti giustamente cupa, perché una sottile inquietudine percorre tutto l’arco narrativo in cui non si può fare a meno di pensare a Beethoven per una misurata ma solenne magniloquenza....
Alla fine
grande successo per tutti, con il pubblico che ha chiamato
più volta al proscenio il direttore e acclamato con gioiosa veemenza l’orchestra.
Paolo Bullo
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