..."Haenchen optava per un’interpretazione complessivamente solare e magniloquente, svolgendo con profitto le formule gustose, quasi mai problematiche o impegnative, di cui è fitta la sinfonia. Veniva impiegata una compagine orchestrale con sezioni d’archi particolarmente nutrite nell’organico; una direzione accorta e prevalentemente energica si adoperava nel dosaggio dei chiaroscuri, richiedendo agli strumentisti un colorito molto brillante.
Lunghi e convinti applausi dimostravano il gradimento della sala, numerose le chiamate in scena per Haenchen, acclamato anche dagli orchestrali; l’insistenza del pubblico otteneva ancora il “Finale” della sinfonia di Haydn quale “bis”."
Daniele Valersi
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